Editore: Indipendent Legions Publishing

Data di pubblicazione: Agosto 2016

Pagine: 416

Formato: Copertina flessibile

Prezzo di copertina: 19,13 €

Ebook: 4,99 €

 

 


Un gruppo di naufraghi, un’isola deserta e selvaggia sperduta nell’Oceano, uno scrittore come Laymon capace di trasformare una vacanza in un mattatoio a cielo aperto. Cosa manca? Il mostro della palude di turno pronto a banchettare con gli ignari dispersi.

bloody-seaOk, troppi cliché direte voi. Quindi iniziamo a togliere dal mazzo la creatura annidata nell’Isola. Ancora siete convinti che si tratti del solito copione da splatter b-movie? Sappiate allora che il male, nel senso più stereotipato del termine, non per forza deve combaciare con un mostro abominevole. Quindi, sebbene l’ambientazione dell’Isola possa fuorviarvi in tale direzione, resterete delusi. L’animo umano ha talmente tanti baratri oscuri che persino il demonio impallidirebbe se vi si affacciasse. Cosa succederebbe se la depravazione che si annida in tali crepacci affiorasse? Ve lo dico io: l’individuo darebbe libero sfogo alla bestia che c’è in lui, rendendolo un’insaziabile fautore di atrocità. E’ con questi presupposti che la caccia umana si apre ufficialmente. E tu, lettore, avrai appena il tempo di ambientarti, familiarizzare con i personaggi, iniziare a simpatizzare per loro, salvo poi vederli sballottati di colpo in una centrifuga di massacri e torture.

A rimescolare le carte contribuisce anche il fatto che questa “bestia” non si trova già sull’Isola, ma vi giunge di proposito per attuare il suo piano perverso, nel quale aveva previsto da tempo quale sorte sarebbe toccata a ciascuno dei naufraghi.

island-laymonDoveva trattarsi di una vacanza tutta sole e mare, immersi nei tropicali paesaggi caraibici, se non fosse che l’imbarcazione è esplosa costringendo i superstiti a riparare su un’isola deserta. La gita in yacht era stata organizzata per festeggiare il ventesimo anno di matrimonio tra Andrew Collins e Billie. Vi hanno preso parte anche le figlie Thelma e Kimberly, con i rispettivi compagni, insieme alla loro sorellastra Connie, fidanzata con il diciottenne Rupert Conway. Questi coltiva la passione per la scrittura, che gli torna utile per la stesura del diario personale in cui racconta in prima persona tutta la permanenza sull’Isola. Dall’altra parte la sua fase adolescenziale lo porta a vivere un’intensa tempesta ormonale che gli scatena ripetute fantasie sessuali sulle bellissime Billie e Kimberly, su cui è solito incollare lo sguardo e perdersi in erotiche realtà alternative. Su questo aspetto devo dire che Laymon si lascia prendere un po’ troppo la mano, risultando in alcuni casi fuori luogo. In situazioni di estremo pericolo mi pare poco credibile che un ragazzo pensi più a un sodo fondoschiena che alla pelle che rischia di lasciarci da un momento all’altro. Le pulsioni adolescenziali di Rupert sarebbero state chiare anche senza rimarcarle ogni volta in cui si trova Billie o Kimberly di fronte.

dead_island_action_dark_horror__60__1920x1080Tolta questa spiccata vena ormonale, L’Isola si dimostra un solido romanzo d’atmosfera. La spietata caccia all’uomo si svolge in un crescendo di imprevisti e momenti di tensione, durante i quali il cuore del lettore scalpita all’unisono con quello del protagonista. Sono molteplici le circostanze in cui Rupert sembra ormai spacciato, e la ricostruzione di tali scene, da quando si ritrova costretto con le spalle al muro fino alla rocambolesca fuga, risultano tra i momenti più esaltanti della storia. Gli altri riguardano scene di straordinaria follia, in cui depravazione e sadismo toccano delle vette che scuotono il lettore nel profondo. La consapevolezza che tutto lo scempio in atto sia la logica e realistica conseguenza di una mente deviata hanno avuto un certo impatto sulla mia esperienza di lettura.

Lo stile di Laymon, schietto e cinico, riesce a centrare i momenti clou delle situazioni peggiori con vividezza tale da farle vibrare di angosciosa suspense, a vantaggio della scorrevolezza della lettura. A patto però che soprassediate sui numerosi refusi disseminati per il testo, un vero e proprio campo minato per il lettore. Pare che l’inconveniente sia dovuto a problemi di tempistica in merito alle scadenze di pubblicazione, cosa che, mi è stato assicurato, non si ripeterà più (pare tra l’altro che la riedizione del romanzo sia stata rivista anche sotto questo aspetto). Infatti questo è stato l’unico caso che ho riscontrato nelle uscite Indipendent Legions, per cui non ho motivi di preoccuparmi di future ricadute.

Richard Laymon è uno degli autori cult del genere horror, quindi un doveroso grazie all’editore per averlo rispolverato dalla soffitta in cui l’editoria italiana l’aveva accantonato. Di lui leggeremo altro in futuro, come la trilogia della Bestia di cui da noi è uscito solo il primo volume tanti anni fa, ormai reperibile solo nei meandri dell’usato. Intanto godetevi questa affascinante storia agli esotici confini del mondo. Gustato l’antipasto, preparatevi alle portate che la cucina degli orrori di Indipendent Legions ha in serbo per l’imminente futuro.


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