Ivan Migliozzi

Ivan Migliozzi è nato a Lecco il 22 luglio 1981.

Da qualche anno ha iniziato a dedicarsi al suo primo progetto di scrittura, la saga per ragazzi Le avventure di Miki, Tommi e Gio.

Ad oggi la serie consta di due volumi, Il mondo dei tbot e Il mare di Goondocks, mentre il terzo è in corso d’opera.

Pagina Facebook: Ivan Migliozzi

 

 


Andiamo a conoscere meglio l’autore e i suoi libri in questa intervista.

 

  1. Ciao Ivan. Innanzitutto dicci come è nata la tua passione per la scrittura e come essa ti ha portato a concepire il tuo primo romanzo, Il mondo dei tbot.

 Ciao Christian, la mia passione per la scrittura è nata pian piano in me dopo aver letto libri su libri. Libri fantasy, di fantascienza, d’avventura. In me è sorta un’idea, una storia di fantascienza, tre ragazzi dei nostri giorni, tre ragazzi normali, che si ritrovano in un mondo del futuro, popolato da umani e tbot, alla ricerca del modo di ritornare a casa, nella propria era. Ed è così che ho deciso di provare a scrivere questo primo romanzo, preludio della trilogia Le avventure di Miki, Tommi e Gio.

 

  1. Come si è evoluto il tuo percorso dal completamento del romanzo alla sua pubblicazione?

Quello che era inizialmente un tentativo si è presto rilevato come una possibilità concreata, finché dopo circa un anno il romanzo era concluso. Ho ottenuto la pubblicazione nel 2012 con la casa editrice Edizioni Montag; scaduto il contratto editoriale ho deciso di pubblicare il romanzo in autonomia, così da poterlo mettere in vendita anche in formato ebook e preparare i miei fan per l’uscita del seguito, Il mare di Goondocks.

 

  1. A maggio di quest’anno è uscito il secondo volume della saga, Il mare di Goondocks. Che metodo stai adottando nello scriverla? Hai già uno schema generale da cui sviluppi la trama dei singoli libri, oppure è tutto più istantaneo?

A grandi linee la storia di ogni mio romanzo la sviluppo nella mia testa; dopodiché preparo uno schema con l’indicazione degli avvenimenti importanti e un elenco dei personaggi che saranno protagonisti all’interno del libro insieme a Miki, Tommi e Gio. Do molta importanza ai personaggi quindi per me è significativo la creazione degli stessi, con appunti, idee e qualsiasi cosa che possa essere importante per delinearne le caratteristiche.

Via via che il romanzo prende vita, la storia si può discostare leggermente dallo schema iniziale, ma quello è comunque un elemento importante per proseguire e finire il libro.

 

  1. Dovendo presentare i tuoi romanzi a un ipotetico lettore per incuriosirlo, quali aspetti metteresti in risalto?

 Elemento caratteristico dei miei romanzi è l’atmosfera che si respira nel leggerli, un atmosfera che rispecchia un certo periodo della nostra vita, gli anni ‘80. Fondamentalmente sono romanzi d’avventura (seppur fantascienza e fantasy, si tratta comunque d’avventura), quindi non mancano momenti emozionanti e di suspense. Importante, come detto, è anche l’elemento personaggi. Si tratta di adolescenti che incontrano altri adolescenti; nascono quindi amicizie, situazioni di contrasto e, ovviamente, situazioni d’amore.

 

  1. Cosa ha ispirato l’ambientazione e i personaggi dei tuoi libri?

Come detto, tutto ciò che riguarda gli anni ’80 ha ispirato ed ispirerà ancora i miei libri.

Per quanto riguarda la letteratura, sono diversi i libri a cui sono legato e a cui, in diversa misura e sotto diversi aspetti, mi sono ispirato.

Harry Potter mi ha fatto scoprire la magia della lettura e quindi della scrittura.

La saga di Philip Pullman, Queste oscure materie, l’ho adorata per la sua capacità di creare un mondo parallelo al nostro riuscendo ad alternare momenti di puro fantasy a momenti di dura e crudele realtà.

La saga di Lorien, per la leggerezza di lettura (da non confondere con la banalità), a cui cerco sempre di ispirarmi.

Per il mio ultimo libro, Il mare di Goondocks, ho invece preso ispirazione dai libri di Scott Lynch che raccontano le avventure del pirata Locke Lamora.

 

  1. La tua saga si rivolge principalmente a un pubblico giovane, come mai questo target? Quali pensi siano i pregi distintivi della letteratura per ragazzi?

Io sono un divoratore di libri per ragazzi, a cui periodicamente alterno classici per adulti. Adoro i libri per ragazzi, in quanto sono leggeri, ma non banali e, a mio avviso, lasciano maggiore libertà alla fantasia. Per questo motivo mi sono indirizzato a questo target, principalmente perché rispecchia il mio gusto personale.

 

  1. Hai in previsione anche progetti di scrittura che si discostano da questa serie?

 In questo momento ho iniziato a scrivere il terzo libro della saga, quindi sono concentrato su questo progetto. Ho molte idee, e non escludo per il futuro un libro di fantascienza per adulti.

 

L’intervista si conclude qui. Grazie Ivan per la disponibilità!

Grazie a te Christian, in bocca al lupo per il tuo blog e buona lettura a tutti!


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