richiamo spade

Editore: Gargoyle Books

Collana: Extra

Data di pubblicazione: Marzo 2013

Pagine: 679

Formato: Copertina rigida 

Prezzo di copertina: 19 €

Ebook: /

 


A marzo del 2014 è stato pubblicato dalla casa editrice Gargoyle l’ultimo libro che completa The First Law (La Prima Legge), trilogia di successo dello scrittore britannico Joe Abercrombie. Questi i volumi che la compongono:

  1. Il richiamo delle spade (The Blade Itself, 2006).
  2. Non prima che siano impiccati (Before They Are Hanged, 2007).
  3. L’ultima ragione dei re (Last Argument of Kings, 2008).

Abercrombie si è imposto come autore di punta nel panorama della fantasy contemporanea grazie a una storia adrenalinica, cruenta, che ribalta i cliché del genere.  Non si narra di luoghi fatati, abitati da favolose razze, né di oscuri signori dai poteri divini che minacciano il mondo. Qui è l’uomo la causa del suo stesso male. Le pagine sono rese vivide da una linfa sanguinaria che trasuda il marciume di un’umanità corrotta, arrivista e guerrafondaia. Tuttavia – e questa è una delle grandi doti dell’autore – in alcuni casi si percepiscono dei fiochi barlumi di luce, dei flebili echi di redenzione che lasciano vuoto un cantuccio di ottimismo in un mondo ammorbato dalle lotte di potere. Nei libri successivi questi spifferi di speranza creeranno una breccia sempre più grande nei cuori di pietra di alcuni personaggi, mentre per altri si estingueranno penosamente.

Glokta (painter 11)L’evoluzione o l’involuzione dell’individuo, tormentato tra la propria natura e il ruolo che vorrebbe ritagliarsi nel mondo, è uno dei temi portanti di questa trilogia e permette di fare emergere personaggi ottimamente tratteggiati, in grado di suscitare forte empatia nel lettore.

La trama ha luogo nel Mondo Circolare, dove i regni dell’Unione sono in crisi. Le gilde mercantili hanno sottratto influenza a molte cariche un tempo al vertice del potere, tra cui l’Inquisizione, che ha tutte le intenzioni di ritornare in auge. Uno dei protagonisti sarà proprio un Inquisitore, Sand dan Glokta, un sadico che trae gusto nell’infliggere torture di cui egli stesso è stato vittima e che lo hanno reso storpio. A mio avviso è il personaggio meglio riuscito.

Altro soggetto poco raccomandabile è Jezal dan Luthar, un rampollo aristocratico il cui nobile lignaggio gli ha facilitato la carriera nelle forze armate dell’Unione, in cui riveste la carica di Capitano. Tuttavia il ragazzo è chiamato anche a dimostrare il suo valore nel prestigioso Torneo dove solo i veri campioni ne escono vincitori. Ma Jezal è un tipo vanitoso e sfacchinato, che non ama sporcarsi le mani. Preferisce trastullarsi nei vizi mondani piuttosto che sottostare al severo regime marziale.

Logen Ninefingers aka The Bloody-NineTerzo protagonista è Logen Novedita, detto il Sagnuinario. Uno dei più temuti guerrieri del Nord la cui fama si è forgiata nel ferro e nel sangue. A dispetto del suo turpe passato Logen è un uomo malinconico, lontano dai suoi compagni che crede morti, in cerca di uno scopo e di un’identità. Ma il fato gli ha riservato una missione ai confini del mondo, fondamentale per la salvezza del Mondo Circolare.

Intanto, nelle selvagge terre settentrionali, Bethod si è proclamato Re degli Uomini del Nord e sta reclutando con la forza un esercito con il proposito di riconquistare l’Angland, sottratta al suo popolo durante le passate campagne espansionistiche dell’Unione.

A mio avviso Abercrombie è stato erroneamente accostato a George R.R. Martin. Con quest’ultimo egli condivide pochissimi aspetti. Uno è il contesto storico: un medioevo turbolento scosso da faide tra regni. Un altro è il linguaggio a volte colorito, che non lesina turpiloqui, descrizioni dettagliate di scene sessuali e uccisioni. Per il resto i due autori allestiscono il palcoscenico delle rispettive opere con espedienti diversi. Semmai, considererei Abercrombie un degno erede di David Gemmell, di cui ne ricalca lo stile nella caratterizzazione d’impatto dei personaggi e nella dinamicità cinematografica con cui descrive gli scontri armati. Lo stesso Rodd Tretronchi, famigerato guerriero del Nord, mi ha ricordato sotto vari aspetti il gemmelliano Druss.

the_first_law_mithosNonostante siano la forza del braccio e la tempra delle armi a primeggiare, la magia riveste comunque una certa importanza. Essa prende il nome di Nobile Arte e proviene dall’Aldilà. Il suo principio fondamentale recita che per cambiare il mondo è  necessario conoscerlo nel dettaglio. Da qui il pedissequo studio dei Maghi. Ma poiché il mondo è troppo vasto per comprenderlo in toto, i Maghi sono soliti specializzarsi in specifiche discipline. Essi devono poi sottostare a delle regole ferree. La Prima Legge è una di queste: vietato interagire con gli spiriti dell’Aldilà. La Seconda Legge invece impone di non mangiare carne umana. Scopriremo come la violazione di tali dogmi abbia innescato tragiche conseguenze.

Il richiamo delle spade si conferma un inizio col botto. Verrete letteralmente catapultati nel vortice degli eventi con l’irruenza di un calcio nelle natiche. Abercrombie pone l’accento sui duelli, sulle campagne militari e sulle atrocità che ne conseguono. Ma sono i personaggi il vero motore della storia, il solido appiglio per il coinvolgimento del lettore.

Avvertenze: è sconsigliata la lettura ai soggetti facilmente impressionabili, bigotti, deboli di cuore e di stomaco.


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